Nel 2024, l'Italia ha confermato una crescita robusta nelle rinnovabili, raggiungendo oltre 6 GW di nuove installazioni fotovoltaiche (+15% rispetto al 2023) e 612 MW nell'eolico (+26%). Tuttavia, come sottolineato nel report Renewable Energy 2025 del Politecnico di Milano, questo ritmo non basta: per rispettare il PNIEC 2030, servirà un incremento annuo del 40% rispetto agli attuali volumi.
«Oggi il fotovoltaico rappresenta la vera risposta concreta per stabilizzare i costi energetici nelle imprese, grazie all'autoconsumo e ai tempi rapidi di implementazione», ha rimarcato Luca Bonzagni, Amministratore Delegato di Energy Intelligence, intervenuto alla presentazione del report.
Bonzagni ha inoltre evidenziato come il mercato stia vivendo un passaggio epocale: l'eliminazione dello Scambio sul Posto spinge le imprese a ottimizzare l'eccedenza energetica attraverso nuovi strumenti, come il FER X o le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).
Il report segnala un mutato equilibrio tra i segmenti: nel residenziale si avverte la fine del Superbonus, mentre il commerciale-industriale beneficia ancora di strumenti come il FER X e il Ritiro Dedicato.
«Unirsi a una comunità energetica offre vantaggi superiori rispetto alla semplice vendita di energia eccedente. Significa mitigare il rischio di mercato senza imporre cap sui rialzi energetici e, al contempo, valorizzare il territorio», ha commentato Bonzagni.
A fronte di target price ancora da definire, il valore retrocesso dalle CER ai produttori si attesta oggi tra 30 e 40 €/MWh, un margine competitivo soprattutto quando i prezzi di mercato oscillano. Energy Intelligence, con la sua piattaforma proprietaria, accompagna le imprese dalla progettazione fino alla gestione, includendo ora anche moduli specifici per la gestione delle CER.
Il report evidenzia come non siano più le barriere tecnologiche a frenare il settore, bensì i processi autorizzativi e le infrastrutture: oltre 161 GW di richieste sono in attesa, bloccate da lungaggini e limiti delle reti. «Quando neghiamo a un'impresa la possibilità di immettere nuova energia, limitiamo anche i suoi futuri processi di elettrificazione. Servono meccanismi preferenziali di accesso per gli autoconsumatori industriali e diffusi», ha lanciato come monito Bonzagni.
Come sbloccare questo potenziale? Il report del Politecnico propone un coordinamento più efficace tra Stato, Regioni e operatori di rete, accompagnato da strumenti chiari, stabili e proporzionati. Una domanda resta aperta: l'Italia saprà creare una politica industriale capace di trasformare l'interesse di mercato in nuova capacità installata?
Il 2025 si presenta come un anno cruciale. La crescente elettrificazione dei processi industriali, la fine di vecchi schemi di incentivazione e l'arrivo di nuovi strumenti normativi impongono alle imprese scelte strategiche. Energy Intelligence, grazie a oltre dieci anni di esperienza e a una piattaforma digitale avanzata, si conferma come partner tecnico di riferimento per accompagnare le aziende nella sfida della transizione energetica.
In un contesto di incertezze normative e infrastrutturali, una cosa è chiara: la transizione non è più un'opzione, ma una necessità. E la domanda per tutti gli operatori resta la stessa: come possiamo, insieme, rendere questa rivoluzione energetica non solo possibile, ma anche conveniente?