Da un sistema di produzione di energia basato quasi totalmente sui combustibili fossili (generatori di inquinamento e destabilizzazione delle condizioni ambientali e, in ogni caso, risorse finite e non rinnovabili), si sta procedendo verso un sistema di produzione basato principalmente su fonti rinnovabili e su sistemi orientati al risparmio energetico. La trasformazione durerà decenni e vedrà un avvicendarsi di tecnologie chiave e di orientamenti normativi. La Strategia Energetica Nazionale (SEN) da poco varata prevede infatti significativi incrementi nei “numeri” delle fonti rinnovabili e tutto ciò richiede un indirizzo strategico estremamente chiaro e preciso.
I nuovi paradigmi generano nuove complessità: flussi energetici multidirezionali, vettori diversi, sistemi di accumulo, diffusione dei prosumer (soggetti contemporaneamente produttori e consumatori di energia). Negli anni passati gli impianti a fonte rinnovabile si sono sempre contraddistinti per forti politiche incentivanti (si pensi ad esempio i Conti Energia del fotovoltaico e/o gli incentivi per impianti a biogas/biomasse) e la ratio seguita nella realizzazione degli impianti era principalmente la massimizzazione della produzione energetica sulla base delle risorse disponibili. Negli ultimi tempi, invece, la sfida sta cambiando ed è rappresentata dall’ottimizzazione complessiva dei flussi energetici tra produzione e consumo. Per i “grandi Prosumer” (industria, logistica, GDO, ecc..) sarà determinante disporre di informazioni molto accurate sulla curva di produzione e sulle molteplici curve di consumo per cercare gradualmente di far coincidere (o quantomeno avvicinare) i due profili al fine di massimizzare la convenienza economica.
Per governare tutto questo occorre sempre più intelligenza distribuita e diventa centrale la convergenza tra gestione dell'energia (kW) e ICT (bit): il mondo della digital energy.
La trasformazione in essere è resa possibile dalla rapida e pervasiva diffusione di sistemi digitali con grande capacità di calcolo e sensori interconnessi via internet in grado di trasmettere enormi moli di dati prodotti da oggetti, macchine e impianti in tutto il mondo.
È quello che viene chiamato Internet of things (IOT), paradigma destinato mutare profondamente le nostre abitudini di vita e il funzionamento dei sistemi produttivi (la cosiddetta quarta rivoluzione industriale o Industry 4.0).
La gestione dell'energia andrà di pari passo con questa evoluzione tecnologica. Crescerà la diffusione di sistemi in grado di monitorare, misurare, trasmettere grandi moli di dati, interpretare i fenomeni e ottimizzare la gestione operativa degli impianti e dei flussi energetici.