15/09/2020

Normativa nazionale -

Incentivi di 100 €/MWh per l’autoconsumo collettivo e 110 €/MWh per le comunità energetiche

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La normativa sulle comunità energetiche e l'autoconsumo collettivo compie ulteriori passi avanti.

Dopo la Conversione in legge del Decreto Milleproroghe 2020 del 30 dicembre 2019, n. 162 e la pubblicazione della deliberazione ARERA n. 318/2020/R/eel del 4 agosto 2020, il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli ha firmato il 15 settembre 2020 il Decreto MISE, che individua le modalità di incentivazione dei gruppi di autoconsumo collettivo e delle comunità energetiche.

Reintroduciamo brevemente in cosa consistono queste due entità:

Le Comunità energetiche sono un soggetto giuridico caratterizzato da

  • Partecipazione aperta e volontaria, autonomo e controllato da azionisti o membri nelle vicinanze degli impianti detenuti dalla comunità stessa
  • Gli azionisti o membri sono persone fisiche, PMI, enti territoriali o autorità locali, a condizione che per le imprese private, la partecipazione alla comunità non sia l’attività principale
  • Obiettivo principale è fornire beneficio ambientale, economico o sociale a livello di comunità
  • Gli impianti produttivi devono essere sotto la stessa cabina MT/BT, con potenza complessiva non superiore a 200kW, ed entrati in attività dopo il 1° marzo 2020.

Gruppi di autoconsumo collettivo hanno caratteristiche molto simili

  • Rispettano tutti i vincoli presenti per le comunità energetiche
  • Gli autoconsumatori si devono trovare nello stesso edificio o condominio
  • Il gruppo deve essere composto da almeno due autoconsumatori di energia rinnovabile 

Il Decreto MISE stabilisce che l’importo incentivante dipende strettamente dall’energia condivisa tra gli utenti che compongono queste due configurazioni.

Come è strutturata la rete?

Per comprendere come viene erogato l’incentivo dobbiamo analizzare come funziona una rete in cui c’è condivisione di energia tra gli utenti. La legislazione utilizza un modello di rete “virtuale” che connette le utenze tramite la rete pubblica.

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STRUTTURA DI UN GRUPPO DI AUTOCONSUMO COLLETTIVO (es: condominio). Ogni utenza possiede un proprio contatore: se sommiamo l’energia prelevata rilevata da ciascun contatore otteniamo l’energia totale prelevata dalla comunità o del gruppo di autoconsumo collettivo. Un altro contatore si occupa di calcolare quale sia l’energia immessa. 

Come è definita l'energia condivisa?

L’energia condivisa per l’autoconsumo è definita, in ogni ora, come il minimo tra la somma dell’energia elettrica effettivamente immessa e la somma dell’energia elettrica prelevata dalla rete. Possiamo notare dallo schema come tutta l’energia prodotta venga riversata nella rete pubblica prima di essere prelevata dagli utenti.

Come viene calcolato l'incentivo?

Comunitaenergetiche.002

Poiché tutto ciò che viene prodotto dall’impianto fotovoltaico deve essere immesso nella rete pubblica ancora prima di essere condiviso, l’energia viene ceduta tramite il ritiro dedicato del GSE o vendita a mercato (in media 50€/MWh).

La quota di energia condivisa, invece, riceve un incentivo diviso in due componenti:

  • la tariffa incentivante MISE, fissa per 20 anni, pari a 100€/MWh per l’autoconsumo collettivo e 110€/MWh per le comunità energetiche
  • rimborso per minori costi di sistema derivanti dalla condivisione di energia, individuato da ARERA, pari a 9€/MWh

Complessivamente la quota di energia condivisa è soggetta ad un incentivo di 119€/MWh per le comunità energetiche e di 109€/MWh per l’autoconsumo collettivo.

Se all’incentivo sull’energia condivisa sommiamo anche il prezzo medio dell’energia ceduta in rete tramite il ritiro dedicato o la vendita al mercato dell’energia (considerato un prezzo medio di vendita pari a 50€/MWh) otteniamo 159€/MWh di risparmio in bolletta per gruppi di autoconsumo collettivi e 169€/MWh per comunità energetiche.

Poiché l’incentivo è basato sulla condivisione è necessario massimizzare quanto gli utenti della rete condividono in ogni ora della giornata.

Le comunità energetiche e l’autoconsumo collettivo pongono le basi per il futuro dell’energia, dove la produzione da fonti rinnovabili in loco consente di eliminare l’utilizzo di combustibili fossili.

 

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